martedì 10 luglio 2012

Quanto bianca la nostra solitudine, 1963.

China su carta,  8 x 8 cm. circa

Volto femminile, 1966.

Matita su carta,  5 x5 cm. circa

Volto maschile, 1966.

Inchiostro su carta, c5 x5 cm. circa

Figura con cesta di frutta, 1983 circa

Pennarello su carta,  10 x 6 cm. circa

Questo disegno lo feci  mentre ero commissario d'italiano e storia agli esami di maturità. Mi pare a Legnano quando conobbi la Franca Ricci. Gli anni dovrebbero essere gli Ottanta. Tiro a indovinare 83-84. Devo averlo buttato giù su un foglietto di appunti e poi ritagliato. La figura è come sospesa sul piede destro. La mano  sinistra giganteggia e fa tutt'uno con l'avambraccio. Fa capolino il volto che non si capisce bene se maschile o femminile e piccolo, sproporzionato, dunque, rispetto al corpo. La parte centrale ( gonna o schermo decorato) stacca nettamente il bianco della gamba e quello del petto e della mano. Lo stesso fa il nero tratteggiato della "cesta", che potrebbe anche essere una sorta di cappellone messicano. Sopra ci sono forme tondeggianti, che fanno pensare a della "frutta", ma potrebbero anche raffigurare dei "pani". C'è qualcosa della  grafica un po' primitiva sudamericana. Importante e il gioco della linea che costruisce mano e avambraccio. Il senso è quello di un equilibrio instabile.

[10 luglio 2012]